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La classificazione energetica ha lo scopo di indicare il consumo e le prestazioni energetiche dell'edificio-
Il
Lo Studio è abilitato alla classificazione con accreditamento presso il
Il suo scopo è quello di rappresentare sinteticamente e in conformità a quanto richiesto dal legislatore, la prestazione energetica dell'edificio con lo scopo di informare il consumatore sul fabbisogno energetico dell'alloggio che andrà ad acquistare, un po' come accadde (riscuotendo del resto molto successo) con i frigoriferi negli anni 90.
I dati in esso contenuto sono:
Valori di prestazione energetica dell'edificio:
Fabbisogno specifico di Energia Primaria (EPH): è il fattore che di fatto oggi attribuisce di fatto la Classe Energetica all'edificio ed esprime il fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento dell'ambiente tenendo in considerazione tutti i fattori relativi all'impianto termico. Più è basso tale valore migliore è la prestazione energetica. Gli elementi che influenzano maggiormente questo parametro sono gli stessi dell'EH più l'impianto di riscaldamento (rendimento, potenza, distribuzione, sistema elettrico...).
Fabbisogno energetico specifico dell'ivolucro per la climatizzazione invernale (EH): è il fattore che esprime il fabbisogno energetico per il riscaldamento dell'ambiente. Più è basso tale valore, minore è la quantità di energia richiesta per riscaldare l'edificio. Gli elementi che influenzano maggiormente questo parametro sono: trasmittanza delle pareti, infissi, coperture e solette, esposizione, comune di ubicazione dell'edificio, ambienti adiacenti all'edificio (contro-
Fabbisogno specifico di energia primaria per l'acqua calda sanitaria (EPW): è il fattore che esprime il fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda sanitaria e dipende dalla superficie utile (mq) e dalla destinazione d'uso dei locali (residenziale, alberghi, uffici....)
Fabbisogno energetico specifico totale per usi termici, riscaldamento e acqua calda (EPT): è il fattore che esprime il fabbisogno energetico per il riscaldamento dell'ambiente (EPH) più il fattore che esprime il fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda sanitaria (EPW).
Contributo energetico specifico da fonti rinnovabili (EFER): il fattore che esprime il contributo energetico di impianti a fonti rinnovabili (Solare Termico per la produzione di acqua calda sanitaria, Fotovoltaico per la produzione di corrente elettrica)
Classe Energetica dell'edificio: dalla classe A+ (case più virtuose) alla classe G (case ad alto consumo, solitamente di vecchia costruzione).
Emissioni Gas Serra;
Possibili interventi migliorativi del sistema edificio-
Per avere un'idea dell'ordine di grandezza degli indici di prestazione è utile introdurre l' Indice Energetico:
è il fabbisogno energetico annuo per il riscaldamento espresso in kWh·m2/a che in termini pratici quantifica il consumo dell’edificio permettendo di compiere valutazioni sia tecniche che economiche:
1 kg di gasolio genera circa 12 kWh
1 litro di gasolio pesa c.ca 0,85 kg e genera c.ca 10 kWh
1 m3 di gas genera circa 10 kWh
Quindi, affermare che un edificio ha un fabbisogno di energia di 50KWh/m2·a, vuol dire che necessita di circa 5 lt di gasolio all'anno per metro quadrato.
I CONTENUTI DELL’ACE:
Nell’Attestato di Certificazione Energetica sono presenti le seguenti informazioni:
DATI DEL PROPRIETARIO
•Nome e Cognome.
•Ragione sociale.
•Indirizzo, Numero civico, CAP, Comune, Provincia.
•Codice fiscale/Partita IVA.
•Telefono
CATASTO ENERGETICO
•Numero di protocollo: è un numero univoco assegnato ad ogni pratica di certificazione energetica. E’ costituito da una prima serie di cinque cifre (il codice ISTAT del Comune in cui è sito l’edificio), una seconda serie di 6 cifre e le due cifre identificative dell’anno di rilascio del numero di protocollo.
•Registrato il: data di registrazione della pratica nel catasto energetico.
•Valido fino al: data termine della validità dell’ACE.
DATI SOGGETTO CERTIFICATORE
•Nome e cognome.
•Numero di accreditamento: è il numero identificativo del Certificatore all’interno del Catasto Energetico regionale.
DATI CATASTALI
•Sezione: è una suddivisione del territorio comunale che al pari della sezione amministrativa è presente solo in alcuni comuni
•Foglio: è la porzione di territorio comunale che il catasto rappresenta nelle proprie mappe cartografiche
•Particella: è detta anche mappale o numero di mappa, rappresenta all’interno del foglio, una porzione di terreno, o il fabbricato e l'eventuale area di pertinenza, e viene contrassegnata, tranne rare eccezioni, da un numero.
•Categoria catastale: identifica la tipologia delle unità immobiliari, presenti nella zona censuaria. Essa varia a seconda delle caratteristiche intrinseche che ne determinano la destinazione ordinaria e permanente.
•Subalterno: per il catasto fabbricati, dove presente, identifica un bene immobile, compresa la singola unità immobiliare esistente su una particella. L’unità immobiliare urbana è l’elemento minimo inventariabile che ha autonomia reddituale e funzionale.
Generalmente nell’ipotesi di un intero fabbricato ciascuna unità immobiliare è identificata da un proprio subalterno.
Qualora il fabbricato sia costituito da un’unica unità immobiliare il subalterno potrebbe essere assente.
DATI EDIFICIO
•Provincia.
•Comune.
•Indirizzo.
•Periodo di attivazione dell’impianto termico: è il periodo di funzionamento dell’impianto per il riscaldamento in funzione della zona climatica, ai sensi del DPR 412/93.
•Gradi Giorno: è la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura dell'ambiente, convenzionalmente fissata a 20 °C, e la temperatura media esterna giornaliera.
•Categoria dell’edificio: è la classificazione generale degli edifici per categorie definita dall’Art. 3 del DPR 412/93.
•Anno di costruzione.
•Superficie utile: è la superficie netta calpestabile climatizzata dell’edificio.
•Superficie disperdente (S): è la superficie che delimita verso l’esterno(ovvero verso ambienti non dotati di impianto di riscaldamento) il volume lordo degli ambienti a temperatura controllata o climatizzati V.
•Volume lordo riscaldato (V): è il volume lordo, espresso in m3, degli ambienti a temperatura controllata o climatizzati, definito dalle superfici che lo delimitano.
•Rapporto S/V: è il rapporto tra la superficie disperdente dell’edificio e il suo volume lordo riscaldato.
•Progettista architettonico.
•Progettista impianto climatizzazione.
•Costruttore.
MAPPA
•E’ la mappa satellitare dell’edificio realizzata con il servizio Google Maps.
CLASSE ENERGETICA EPH – ZONA CLIMATICA
•Zona climatica: è la suddivisione del territorio nazionale nelle sei zone climatiche definite all’Art. 2 del DPR 412/93. I comuni della regione Lombardia sono situati in zona E (numero di GG maggiore di 2.100 e non superiore a 3.000) o in zona F (numero di GG maggiore di 3.000).
•EPH: è il valore dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale o il riscaldamento dell’edificio.
•Classe energetica dell’edificio: è una delle otto classi di consumo da A+ a G, per la valutazione della prestazione energetica per la climatizzazione invernale o il riscaldamento dell’edificio.
•Valore limite del fabbisogno per la climatizzazione invernale: è il valore massimo definito all’Allegato A della DGR VIII/8745.
CLASSE ENERGETICA ETC
•Classe energetica dell’edificio: è una delle otto classi di consumo da A+ a G, per la valutazione della prestazione energetica per la climatizzazione estiva o il raffrescamento dell’edificio.
RILASCIO TARGA ENERGETICA
•E’ l'indicazione circa la richiesta di produrre la targa dell’edificio cui l’attestato di certificazione si riferisce.
EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA IN ATMOSFERA – CO2eq
•E’ la quantità di CO2 emessa in un anno per gli usi termici in funzione del combustibile utilizzato.
INDICATORI DI PRESTAZIONE ENERGETICA
Per la definizione degli indicatori di prestazione energetica si faccia riferimento alla metodologia di calcolo di cui all’Art.8 della DGR VIII/8745.
•Fabbisogno annuo di energia termica per la climatizzazione invernale, la climatizzazione estiva e l’acqua calda sanitaria.
•Fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale, la climatizzazione estiva e l’acqua calda sanitaria.
•Contributi da fonti rinnovabili.
•Efficienza media globale stagionale per gli impianti di riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e gli impianti combinati.
•Fabbisogno energetico per l’illuminazione.
SPECIFICHE IMPIANTO TERMICO
•Tipologia del sistema di generazione per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e i sistemi combinati (tradizionale, condensazione, pompa di calore, teleriscaldamento, cogenerazione o ad alimentazione elettrica.
•Numero di generatori, potenza termica nominale al focolare (per generatori tradizionali o a condensazione), combustibile utilizzato, COP/GUE delle pompe di calore, consumo di combustibile per cogenerazione, potenza elettrica assorbita dei sistemi ad alimentazione elettrica.
POSSIBILI INTERVENTI MIGLIORATIVI DEL SISTEMO EDIFICIO IMPIANTO TERMICO
Per ognuno degli interventi migliorativi sull’involucro, sull’impianto e relativi alle fonti rinnovabili vengono specificati:
•Superficie interessata dall’intervento sull’involucro edilizio.
•Prestazioni (trasmittanza termica, efficienza).
•Risparmio energetico percentuale in relazione al fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale.
•Priorità dell’intervento.
•Classe energetica raggiunta in seguito all’intervento.
•Riduzione CO2eq in seguito all’intervento.
TIMBRO E FIRMA
•Firma del Soggetto Certificatore: attraverso l’asseverazione dell’attestato di certificazione energetica, il Soggetto certificatore assume la responsabilità di non trovarsi in nessuna delle condizioni di incompatibilità di cui al punto 16.5. L’asseverazione dell’attestato di certificazione energetica è implicita nella dichiarazione di conformità resa dallo stesso certificatore e dallo stesso firmata in calce al documento.