Prima casa - Studio Tecnico E Catastale - Arch.Borsani e Geom.Colombo

Vai ai contenuti

Menu principale:

Prima casa

Compravendita - IVA

Le  agevolazioni  per  la  prima  casa  
competono  allo  stesso  modo  per  l'acquisto  delle  sue  pertinenze,  anche  se  effettuato  con  atto  separato,  ma  solo  per  una  pertinenza  per  ciascuna  delle  seguenti  categorie catastali:
o  C/2  (cantina  o  soffitta);
o  C/6  (garage  o  box  auto);
o  C/7  (tettoia  chiusa  o  aperta).

REQUISITI PER I BENEFICI

I  requisiti  necessari  per  fruire  delle  agevolazioni  prima  casa  sono:
- l'abitazione  non  deve  avere  le  caratteristiche  di  lusso  indicate  dal  Decreto  ministeriale  del  2  agosto 1969  (v.  G.U.  n.  218  del  27/08/69);
-  l'immobile  deve  essere  ubicato  nel  Comune  in  cui  l'acquirente  ha  la  propria  residenza  o  in  cui  intende stabilirla entro 18 mesi dalla stipula o nel Comune in cui ha sede o dove l'acquirente svolge la propria attività principale ovvero.

Nell'atto  di  acquisto  il  compratore  deve  dichiarare:
-  di  non  essere  titolare,  esclusivo  o  in  comunione  col  coniuge,  di  diritti  di  proprietà,  usufrutto,  uso  e abitazione  di  altra  casa  di  abitazione  nel  territorio  del  Comune  dove  si  trova  l'immobile  oggetto  dell'acquisto  agevolato;
-  di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti  di  proprietà,  uso, usufrutto,  abitazione  o  nuda  proprietà,  su  altra  casa  di  abitazione,  acquistata,

Acquisto  di  abitazione  in  corso  di  costruzione
Anche  quando  si  acquista  un  immobile  non  ultimato  si  può  beneficiare  dell'agevolazione  fiscale,  sempre  in  presenza  di  tutti  i  requisiti  previsti  dalla  legge  e  ammesso  che  l'immobile  assuma  le  caratteristiche  di  abitazione  non  di  lusso.

DECADENZA DALL'AGEVOLAZIONE
La  decadenza  dall'agevolazione  comporta  il  recupero  della  differenza  d'imposta  non  versata  e  degli  interessi  nonché  l'applicazione  di  una  sanzione  pari  al  30  per  cento  dell'imposta  stessa.

L'acquirente  decade  dai  benefici  fiscali  usufruiti  in  sede  di  acquisto  dell'immobile  se:
 le  dichiarazioni  previste  dalla  legge  nell'atto  di  acquisto  sono  false;
 non  trasferisce  la  residenza  nel  Comune  ove  è  situato  l'immobile  entro  18  mesi  dall'acquisto;
 vende  o  dona  l'abitazione  prima  che  sia  decorso  il  termine  di  5  anni  dalla  data  di  acquisto,  a  meno che  entro  un  anno  non  proceda  al  riacquisto  di  un  altro  immobile  da  adibire  in  tempi  "ragionevoli"  a propria  abitazione  principale.

Le  agevolazioni  non  si  perdono  se  entro  un  anno  dalla  vendita  o  dalla  donazione  il  contribuente  acquista  un  terreno  e,  sempre  nello  stesso  termine,  realizza  su  di  esso  un  fabbricato  non  di  lusso  da  adibire  ad  abitazione  principale.

IL CREDITO D'IMPOSTA PER IL RIACQUISTO DELLA PRIMA CASA

È  previsto  un  credito  d'imposta  per  le  persone  che  hanno  ceduto  l'abitazione,  a  suo  tempo  acquistata fruendo dei benefici previsti per la prima casa ai fini dell'imposta di registro e dell'Iva, ed entro un anno dalla vendita acquistano un'altra abitazione non di lusso (anche se non ultimata) costituente prima casa.

Il credito d'imposta spetta ai contribuenti che non sono decaduti dal beneficio prima casa, ed è pari all'ammontare dell'imposta di registro, o dell'Iva, corrisposta in relazione al primo acquisto agevolato; in ogni caso non può essere superiore all'imposta di registro o all'Iva dovuta in relazione al secondo acquisto.

Il credito d'imposta spetta anche a coloro che hanno acquistato l'abitazione con atto soggetto ad Iva anteriormente  al  22  maggio  1993  (e  che  quindi  non  hanno  formalmente  usufruito  delle  agevolazioni  prima casa)  ma  comunque  non  prima  dell'entrata  in  vigore  della  Legge  168/82  e  a  condizione  che  l'acquirente fosse  in  possesso  dei  requisiti  richiesti  dalla  normativa  vigente  in  materia  di  acquisto  della  prima  casa.

Il  credito  d'imposta  può  essere  utilizzato:
 in  diminuzione  dell'imposta  di  registro  dovuta  in  relazione  al  nuovo  acquisto;
 in  diminuzione  delle  imposte  di  registro,  ipotecaria,  catastale,  dovute  sugli  atti  e  denunce  presentati dopo  la  data  di  acquisizione  del  credito;
 in  diminuzione  dell'Irpef  dovuta  in  base  alla  prima  dichiarazione  successiva  al  nuovo  acquisto  ovvero alla  dichiarazione  da  presentare  nell'anno  in  cui  è  stato  effettuato  il  riacquisto  stesso;
 in  compensazione  con  altri  tributi  e  contributi  dovuti  in  sede  di  versamenti  unitari  con  il  modello  F24 (usando  il  codice  tributo  6602).
Per  fruire  del  credito  d'imposta  è  necessario  che  il  contribuente  manifesti  la  propria  volontà  con  apposita  dichiarazione  nell'atto  di  acquisto  del  nuovo  immobile,  specificando  se  intende  utilizzarlo  in  detrazione  dall'imposta  di  registro  dovuta  per  lo  stesso  atto.


QUANDO NON SPETTA

Oltre al caso in cui il contribuente sia decaduto dall'agevolazione "prima casa" in relazione al precedente  acquisto,  il  credito  d'imposta  per  il  riacquisto  non  spetta  nelle  seguenti  ipotesi:
• se  il  contribuente  ha  acquistato  il  precedente  immobile  con  aliquota  ordinaria,  senza  cioè  usufruire del  beneficio  "prima  casa";
• se  il  nuovo  immobile  acquistato  non  abbia  i  requisiti  "prima  casa";
• se l'immobile alienato sia pervenuto al contribuente per successione o donazione, salvo il caso in cui sul  trasferimento  siano  state  pagate  le  relative  imposte.

anche  dal  coniuge,  usufruendo  delle  agevolazioni  per  l'acquisto  della  prima  casa;
o  di impegnarsi a stabilire la residenza entro 18 mesi nel Comune dove è situato l'immobile oggetto dell'acquisto,  qualora  già  non  vi  risieda.


ALCUNI CASI PARTICOLARI

Coniuge  in  regime  di  comunione  legale

Nel caso in cui due coniugi, in regime di comunione legale, acquistino un appartamento da adibire ad abitazione  principale  ma  solo  uno  dei  due  possegga  i  requisiti  soggettivi  per  fruire  dell'agevolazione  "prima casa" (in quanto, ad esempio, l'altro ha già fruito dell'agevolazione in relazione ad un immobile acquistato prima del matrimonio ovvero in regime di separazione dei beni), il beneficio si applica nella misura del 50  per  cento,  cioè  limitatamente  alla  quota  acquistata  dal  coniuge  in  possesso  dei  requisiti  richiesti.

Titolari  di  nuda  proprietà  su  altra  abitazione

L'agevolazione "prima casa" compete anche all'acquirente o ai coniugi che siano titolari del diritto di nuda  proprietà  su  altra  casa  di  abitazione  situata  nello  stesso  Comune  in  cui  si  trova  l'immobile  che  viene  acquistato,  sempre  che  ricorrano  le  altre  condizioni  previste  dalla  legge.

Acquisto  di  abitazione  contigua

Le  agevolazioni  "prima  casa"  spettano  anche  quando  si  acquistano  una  o  più  stanze  contigue  alla  prima  casa  già  posseduta,  oppure  due  appartamenti  contigui  destinati  a  costituire  un'unica  unità  abitativa,  purché  l'abitazione  conservi,  anche  dopo  la  riunione  degli  immobili,  le  caratteristiche  non  di  lusso.

 
Cerca
Torna ai contenuti | Torna al menu